Abstract/Sommario: Gli anziani dovrebbero avere la capacità di abitare il presente e non il passato, il che implica la necessità di capire o immaginare il futuro. La società li marginalizza, perché liberale e competitiva. C'è una caduta della verticalità e dello Stato, e una crescita della cultura della orizzontalità globale, con un ritorno alla comunità. Non servono più le parole "solidarietà", "uguaglianza", sussidarietà". Dobbiamo stare dentro nel processo storico di molecolarizzazione e planetarizza ...; [Leggi tutto...]
Gli anziani dovrebbero avere la capacità di abitare il presente e non il passato, il che implica la necessità di capire o immaginare il futuro. La società li marginalizza, perché liberale e competitiva. C'è una caduta della verticalità e dello Stato, e una crescita della cultura della orizzontalità globale, con un ritorno alla comunità. Non servono più le parole "solidarietà", "uguaglianza", sussidarietà". Dobbiamo stare dentro nel processo storico di molecolarizzazione e planetarizzazione. Ci vuole un processo di formazione permanente per consentire all'anziano di restare su un mercato del lavoro che è ormai individualizzato.
Abstract/Sommario: Il CERFE ha condotto una ricerca su 979 immigrati qualificati (394 uomini e 585 donne) per verificare il grado della loro integrazione nell'economia del nostro paese e i motivi che spingono gli immigrati laureati ad allontanarsi dal luogo d'origine. Il 53% degli immigrati presi in esame dispone di una laurea e il 28% ha conseguito una specializzazione post-universitaria; spesso parlano bene l'italiano e un'altra lingua straniera, sanno utilizzare il computer e il 72% ha avuto esperienz ...; [Leggi tutto...]
Il CERFE ha condotto una ricerca su 979 immigrati qualificati (394 uomini e 585 donne) per verificare il grado della loro integrazione nell'economia del nostro paese e i motivi che spingono gli immigrati laureati ad allontanarsi dal luogo d'origine. Il 53% degli immigrati presi in esame dispone di una laurea e il 28% ha conseguito una specializzazione post-universitaria; spesso parlano bene l'italiano e un'altra lingua straniera, sanno utilizzare il computer e il 72% ha avuto esperienze di gestione di gruppi e piu' della meta' ha svolto attivita' di progettazione e pianificazione. Trovano pero' difficolta' ad inserirsi nel mondo lavorativo; ci sono anche ostacoli socio-culturali. Si assiste cosi' all'impoverimento continuo di cervelli, che fuggono all'estero anziche' contribuire alla rinascita dell'economia locale.
Abstract/Sommario: Partendo dall'interessante dato sull'incremento delle nascite delle organizzazioni di volontariato, assai più forte al Sud che in altre aree, si rilevano alcuni elementi che possono costituire ostacolo all'espansione del fenomeno volontariato. Il primo riguarda il rapporto contrastato con il mondo dell'impresa; si vive l'opposizione profit-nonprofit in maniera radicale, mentre nel mondo anglosassone è proprio questo uno dei punti di forza dell'azione volontaria. Un altro problema emers ...; [Leggi tutto...]
Partendo dall'interessante dato sull'incremento delle nascite delle organizzazioni di volontariato, assai più forte al Sud che in altre aree, si rilevano alcuni elementi che possono costituire ostacolo all'espansione del fenomeno volontariato. Il primo riguarda il rapporto contrastato con il mondo dell'impresa; si vive l'opposizione profit-nonprofit in maniera radicale, mentre nel mondo anglosassone è proprio questo uno dei punti di forza dell'azione volontaria. Un altro problema emerso è quello che riguarda la scarsa capacità di comunicazione, l'assenza della quale diminuisce gli stimoli, l'adesione ed il consenso e la diffusione di una cultura solidaristica. Da ultimo, si è rilevata una difficoltà di rapporto con le istituzioni sia centrali che locali ed una scarsa sensibilità alle tematiche ambientali, culturali e dei diritti civili.